14 maggio 2010

La morale coi soldi

Il ragionamento del Berluska non fa una piega:
Se la gente mi vota è anche perché consapevole di quanto ho costruito da solo, prima di entrare in politica, sa che il mio spirito non può essere la ricerca di un arricchimento.
Il Premier ha ragione in pieno: non esiste proprio che un cittadino riponga la sua fiducia nella morale pubblica dei politici. L'unico criterio per sapere se un politico ruba oppure no è se ha già il portafoglio pieno, o se è con il suo incarico politico che se lo può riempire.
Magari, con questo principio, si potrebbe pure combattere l'evasione fiscale: per gli imprenditori che vogliono scendere in politica, qualche dichiarazione in più equivarrà a qualche voto in più.
Vade retro poveri.


5 commenti:

Max ha detto...

Purtroppo è la verità. Qui a Napoli, la stragrande maggioranza che vota il "nano" mi ripete sempre questa frase... Come diceva quel professore nel film "La Meglio Gioventù", l'Italia è un paese da distruggere...

Anonimo ha detto...

Popolo di cervelli bacati e menefreghisti. Berlusca stava fallendo così disse Confalonieri nel 1994.
Si è rifatta l'azienda con i soldi di chi?
Peste.

Anonimo ha detto...

VISTO I METODI OSCURI CON CUI SI E' ARRICCHITO, MI VIENE DA DIRE "IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO"

ZIO ENZO

chinasky2006 ha detto...

Salve Giulia, puoi ospitare Franchino da Santoro? Lui ha un'idea ben precisa della moralità berlusconiana. E vuole darsi fuoco davanti a Montecitorio, per spiegarla.
http://blog.libero.it/PostOffice/8822457.html

Anonimo ha detto...

Ma non è l stesso che diceva che chi vota a sinistra è un coglione? Evidentemente, viste queste premesse, ha ragione...perchè ancora dubitiamo della venuta del nuovo messia?