21 settembre 2018

Bio

Sono nata a Rimini il 13 febbraio 1984, da madre inglese e padre umbro. Durante il liceo scientifico ho partecipato al programma di scambio culturale e sono finita per un anno a Las Vegas, USA. Durante il liceo ho trascorso alcune delle mie estati come commessa spolverando ventagli sul lungomare riminese o come ragazza alla pari in Francia. Mi sono trasferita a Roma per studiare Scienze Politiche alla LUISS. Dopo l’Erasmus a Sciences-po a Parigi ho cominciato a lavorare all’Associazione Luca Coscioni, e non l’ho più abbandonata. Durante l'estate 2007 ho lavorato al Parlamento europeo a Bruxelles, presso gli uffici di Cappato e Pannella. Mi sono laureata con 110 e lode alla triennale con una tesi sulle quote rosa e alla specialistica in Amministrazione Pubblica, sempre con 110 e lode e sempre alla LUISS, con una tesi sulla partitocrazia. Durante gli anni dell'università sono stata rappresentante al consiglio di facoltà di Scienze Politiche, responsabile dell’informazione di Radio Luiss e caporedattrice del giornale universitario. Nel 2008 mi sono candidata a Segretario dei Giovani Democratici: una campagna elettorale in cui mi sono battuta per la certezza delle regole e la democrazia interna, a quel tempo assenti nella sezione giovanile del partito. Mi sono piazzata seconda, ma aspetto ancora i dati ufficiali, che non sono mai arrivati :) Sono stata membro di giunta di Radicali Italiani e Presidente degli Studenti Luca Coscioni. Dal dicembre 2008 al giugno 2009 ho condotto “Punto G” su Red tv, per poi passare alla conduzione di Generazione Zero, lo spazio di Annozero dedicato ai giovani. Sono stata la responsabile italiana di Avaaz, una delle comunità di mobilitazione on-line più grandi al mondo. In Italia abbiamo portato avanti battaglie per la libertà di informazione e della rete, contro la corruzione e per introdurre la legge sulla tortura. Ho seguito Michele Santoro nell'avventura di Servizio Pubblico, esperimento unico in Europa di un programma senza rete. Poi il passaggio a La7. Dal 2014 ho condotto "Announo", primo talk show di informazione che ha messo al centro dello studio i giovani. Fra le puntate di cui sono più fiera ci sono quella sulla legalizzazione delle droghe e quella di denuncia delle condizioni degli allevamenti intensivi in Italia. Nel 2017 è andato in onda su Raidue il mio programma tv "Animali come noi", che denuncia come produciamo la carne e il formaggio negli allevamenti intensivi e nei macelli italiani. Ho voluto mostrare agli italiani il costo del loro piatto in termini di sofferenza degli animali, del pericolo della salubrità del prodotto e delle conseguenze ambientali. Non è mai andato in onda un programma simile in tv e ne sono molto orgogliosa! Dopo aver diretto la testata online Giornalettismo sono passata a Le Iene, dove dirigo il sito Iene.it e dove porto avanti le inchieste che ho a cuore indossando i panni da Iena. La prima è quella sulla mattanza dei cani in Cina, a Yulin: 40 minuti di reportage con immagini esclusive andate in onda in prima serata.Ho scritto quattro libri: "Meglio fottere, che farsi comandare da questi";
il libro-intervista a Margherita Hack, "La stella più lontana";
"Tritacarne", libro denuncia sugli allevamenti intensivi e i macelli italiani, dopo quattro ristampe disponibile in edizione economica per i Best Bur della Rizzoli e finalista di due premi letterari: quello per la saggistica "Caccuri" e il "Premio Estense";
"Vacci-nazione", libro inchiesta sulla legge sui dieci vaccini obbligatori e sui conflitti di interessi di chi decide ai vertici della sanità.


6 dicembre 2017

Dal 7 dicembre nelle librerie il mio libro inchiesta VACCI-NAZIONE



Dal 7 dicembre nelle librerie e su Amazon

«8 luglio 2017, 15.000 persone a Pesaro: militanti del movimento NO–VAX, ma anche famiglie con bambini, medici e semplici cittadini, tutti lì a manifestare contro il decreto in discussione in Parlamento. Mi aspetto che una partecipazione così massiccia finisca sulle prime pagine di tutti i quotidiani e in apertura di tutti i tg. Invece nulla. Silenzio. Perché tutta questa reticenza? Decido di indagare. La mia inchiesta parte da qui. Ma questa storia in realtà comincia nel 2014…» È la voce della stessa autrice che ci riporta all’anno durante il quale l’Italia è diventata la nazione capofila a livello mondiale delle strategie vaccinali. Per quale motivo si è passati da 4 a 10 vaccini obbligatori, quando metà dei Paesi europei non ne ha nemmeno uno? Lo si è fatto sulla base di una vera emergenza? Quali sono i dati medici ufficiali sulle reazioni avverse? Perché il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nega l’esistenza dei danneggiati da vaccino, quando il suo stesso ministero eroga più di 600 indennizzi? Le autorità che hanno adottato il piano vaccinale erano davvero completamente libere da conflitti d’interesse? In un’inchiesta scottante sulla notizia che ha occupato le cronache durante l’ultima estate e di cui si discuterà ancora di più nei prossimi mesi, usando come fonti soltanto documenti ufficiali e le riviste scientifiche più autorevoli, Giulia Innocenzi affianca medici, scienziati, politici, giuristi e semplici padri e madri di famiglia per cercare di dare risposte attendibili e serie a questi e a tanti altri quesiti. Perché è sempre il momento giusto per porsi delle domande sulla nostra salute e su quella dei nostri figli, ed è obbligatorio scavare sotto la superficie della notizia senza pregiudizi. E perché solo una maggiore consapevolezza può garantire la libertà delle nostre scelte. E il nostro futuro.


Vacci-Nazione primo nella classifica dei libri più venduti delle ultime 24 ore!

VACCI-NAZIONE esce domani, su Amazon risulta ancora non disponibile (anche se già acquistabile) ed è schizzato PRIMO IN CLASSIFICA NEI LIBRI PIU' VENDUTI NELLE ULTIME 24 ORE! Posso solo dirvi GRAZIE!!!!!!
P.S. Ma quelle 10 recensioni sono ad opera di veggenti che hanno letto il libro nel futuro??? Ahahahahahahahahah


5 dicembre 2017

Come preannunciato, ecco il primo schizzetto su Vacci-nazione

Proviene dal sito della rivista Wired, dove un giornalista ha scritto una recensione al mio nuovo libro Vacci-nazione. Non riuscendo a smontare il mio lavoro, perché è solido, usa un'altra tecnica: insinua. Non appena ho letto l'articolo ho contattato lui e il suo direttore su Twitter, e mi hanno gentilmente dato l'indirizzo email a cui mandare la richiesta di rettifica, che vi incollo sotto. Sono passate 24 ore e non mi hanno ancora risposto. Per difendermi, quindi, rendo quindi pubblica la lettera, che il mio avvocato provvederà a inoltrare nuovamente con richiesta di rettifica. Va bene tutto: dite che il mio libro non vi piace, che è scritto con i piedi, che non siete d'accordo con quello che sostengo. TUTTO. Ma non che do spazio alle bufale sui vaccini, lasciando intendere che le promuova, quando è vero l'esatto contrario. E' un gioco subdolo, ma soprattutto veramente poco serio per chi fa questo mestiere. P.S. Avrei evitato tutto questo, se solo dalla redazione mi avessero risposto. L'articolo è online dalla mattina di ieri, ed è già diventato strumento di hater contro la serietà che metto nel mio lavoro. Non lo posso accettare
Gentile direttore, 
Ti scrivo in seguito alla lettura della recensione al mio libro "Vacci-nazione" dal titolo "I problemi del libro di Giulia Innocenzi sui vaccini". Nella recensione, a firma di di Riccardo Saporiti, ci sono frasi fuorvianti che chiedo di rettificare. Ogni critica è legittima, ed ero ben consapevole che ne avrei ricevute quando ho scelto di dedicarmi all'indagine sulla legge sui dieci vaccini obbligatori. Ben venga il dibattito, quindi, che purtroppo durante l'adozione della legge non c'è stato. Ma non posso accettare che si insinui che nel mio libro ci siano "cose che non quadrano dal punto di vista scientifico", come ha scritto il giornalista nel suo tweet, ma che lascia solo intendere nel suo articolo. Così non è, visto che ho utilizzato soltanto documentazioni scientifiche di organismi come l'Organizzazione mondiale della sanità o il ministero della Salute e di riviste scientifiche attendibili, e ho intervistato scienziati del calibro di Silvio Garattini dell'Istituto Mario Negri e Tom Jefferson della Cochrane Vaccines Field. 
Innanzitutto il sottotitolo: "La direttrice di Giornalettismo ha dedicato un libro ai vaccini. Nel testo c’è spazio per tante bufale, smentite dalla comunità scientifica, ma care alla propaganda NoVax". Certo, nel mio libro do spazio anche alle bufale. Come quella rimbalzata in diversi gruppi WhatsApp dei novax sulla povera Sofia, la bimba morta di malaria, che alcuni avevano provato a insinuare fosse morta in seguito a vaccinazione. Lo racconto, vero. Come racconto anche di uno dei testi "scientifici" cari a molti novax, e cioè lo studio di Montanari e Gatti sulle nanoparticelle di metalli pesanti trovate nei vaccini, che però di scientifico non ha niente, perché pubblicato in una rivista definita dagli esperti "predatoria", che pubblica cioè qualsiasi cosa. Scrivere che nel mio libro "c’è spazio per tante bufale, smentite dalla comunità scientifica, ma care alla propaganda NoVax", è fuorviante, perché non spiega al lettore che le bufale vengono raccontate in quanto tali, con tanto di smentita dal punto di vista scientifico. Ho creato un capitolo apposta che si chiama "Le paure dei free vax", dove do conto di alcune delle loro ritrosie nei confronti dei vaccini e ne spiego la genesi e scientificità! Dare spazio alle bufale per smentirle come ho fatto io è un conto, dare credito alle bufale è un altro. Per lo stesso motivo chiedo di rettificare la frase "tra aperture di credito ad alcune delle bufale più diffuse". Sempre dallo stesso capitolo, il giornalista attinge al racconto di un'altra delle paure dei free vax, questa volta più di matrice cattolica in realtà, che vorrebbe che nei vaccini ci siano "feti abortiti". Nel libro spiego la genesi di questa bufala. Ma il giornalista conclude comunque il paragrafo con la frase: "Quindi no, nei vaccini non ci sono cellule fetali.", come a smentire un'affermazione riscontrabile nel mio libro. Così non è, e chiedo quindi una rettifica. Forse per un eccesso di zelo, il giornalista a un certo punto rimarca quello che vorrebbe far credere essere un errore dell'autrice: "Quello che sfugge, però, è un elemento fondamentale. Il decreto Lorenzin, la legge che ha dato lo spunto per la scrittura di questo libro, non parla di vaccini antinfluenzali.". Da dove attinge il giornalista per affermare che mi "sfuggirebbe" che il vaccino antinfluenzale non è presente nel decreto Lorenzin? Forse deve essere sfuggito al giornalista, invece, che racconto del vaccino antinfluenzale nel capitolo intitolato "le case farmaceutiche", con riferimento alla pandemia, che poi tale è risultata non essere, del 2009. Quindi ben otto anni prima del decreto Lorenzin. Per questo chiedo di rettificare la frase. Infine, quando il giornalista parla "della cosiddetta Sindrome autoimmune indotta dagli adiuvanti" citata nel mio libro, introduce la critica alla "patologia che sarebbe stata scoperta da Yehuda Shoenfeld" con la frase: "Peccato che le cose non stiano esattamente così". "Così" come, mi viene da chiedere? E' il giornalista stesso a scrivere che "la stessa Innocenzi cita le critiche che vengono rivolte a questa scoperta". Mi permetto di specificare che non solo "cito", ma che introduco questa ricerca scrivendo che "ha fatto molto discutere", e che "dalla sua pubblicazione oltre ottanta studi hanno discusso la nuova sindrome proposta da Shoenfeld". Mi addentro poi nella lista delle critiche. Il giornalista rimarca che "intanto, però, nelle sue pagine trova spazio uno dei nuovi argomenti della propaganda NoVax". Certo che la ricerca dello scienziato Shoenfeld trova spazio nel mio libro, come in tantissime riviste scientifiche, ma sempre citando le critiche alla stessa e sempre nel capitolo intitolato "Le paure dei free vax" quando parlo dei metalli pesanti! Chiedo quindi di rettificare la frase sopracitata. Peccato inoltre che il giornalista non citi nulla del capitolo sui conflitti di interesse di chi ha adottato il piano vaccinale, a mio sindacabile giudizio il più interessante dal punto di vista giornalistico, ma certo, sono di parte. 
Tutto il resto rientra nel campo delle critiche legittime. Se per il giornalista è di poco conto che la stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a fine 2015 abbia scritto nel suo rapporto che l'indisponibilità dei vaccini monocomponenti, cioè quelli che coprono da una sola malattia, dipende "da strategie abusive volte a sfruttare i più alti livelli di prezzi attribuiti a prodotti plurivalenti contenenti un numero maggiore di vaccini", è una sua personale e lecita opinione, che diverge però dalla mia. Ben venga anche il fatto che voglia far passare come una boutade la proposta di chiedere allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di produrre i vaccini monocomponenti, emersa durante il dibattito in Senato. Qualcuno però dovrà produrli questi vaccini, visto che è previsto per legge, e la proposta cui ho fatto riferimento è stata ritenuta fattibile da scienziati del calibro di Tom Jefferson, della Cochrane Vaccines Field. 
Infine, bollare come "sentimentalismo" la sofferenza che ho provato conoscendo alcune famiglie di danneggiati da vaccino e proporre una sorta di contabilità dei lutti facendo un confronto con il dolore di chi è stato toccato dalla morte per morbillo, mi pare davvero di cattivo gusto, e soprattutto non appartiene al mio modo di lavorare, e di vivere. 
Cordiali saluti, 
Giulia Innocenzi


3 settembre 2017

TRITACARNE in libreria: da settembre per i Best BUR Rizzoli e finalista in due premi letterari!

Dopo un anno e mezzo di lavoro e un'estate chiusa in casa a scrivere, è arrivato: è in tutte le librerie "TRITACARNE", il mio libro denuncia sugli allevamenti intensivi edito da Rizzoli! E siamo già alla quarta ristampa dopo neanche due mesi dall'uscita, e da settembre sarà a disposizione l'edizione economica per i Best Bur della Rizzoli. Il libro è finalista in due premi letterari: quello per la saggistica "Caccuri" e il "Premio Estense".
Incursioni notturne, infiltrati negli allevamenti, rivelazioni shock dei veterinari, mostrano che la carne e il formaggio made in Italy non sono così di eccellenza come ci raccontano. Un viaggio che mi ha profondamente cambiata e che spero possa aprire gli occhi a molti.
Ma ho bisogno del vostro aiuto: perché "Tritacarne" possa creare un cambiamento reale, sia dal lato dei consumi che da quello dell'industria, deve essere letto da più persone possibili. Mi aiutate a fare il passaparola?
Da parte mia passerò ogni momento libero a presentare il libro in giro per l'Italia! 
Disponibile anche su Amazon :)

Qui le date man mano che vengono confermate:

Roma - 20 ottobre alle 18, alla Feltrinelli di Galleria Alberto Sordi. Insieme a me lo chef Gianfranco Vissani.
Brescia - 21 ottobre alle 18, a Capre e cavoli, via Moretto 61/d. Insieme a me Claudio Cominardi, parlamentare M5S.
Bassano del Grappa - 28 ottobre alle 20.45, a "Incontri senza censure" alla Bassanese, Galleria Corona d'Italia 41.
Padova - 29 ottobre alle 11, all'apertura ufficiale di "Vegan days" a Padova fiere, via N. Tommaseo 59. 
Bologna - 29 ottobre alle 20.30, a "Menti non umane" a Portici hotel, via Indipendenza 69, con Stefano Liberti e Simone Montuschi.
Padova - 19 novembre alle 11, al liceo Amedeo di Savoia Duca D'Aosta, incontro riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Padova.
Padova - 19 novembre alle 17.30, alla sala verde del Caffè Pedrocchi, organizzato dall'Assessorato alle politiche giovanili del comune di Padova. Qui l'evento Facebook.
Pordenone - 19 novembre alle 21.
Udine - 20 novembre alle 11 alla Feltrinelli.
Cormons - 20 novembre 17, Cormons libri.
Roma - 25 novembre alle 16.30, al ristorante Romeow cat bistrot, incontro gratuito con consumazione obbligatoria.
Castro (Lecce) - 26 novembre alle 18.30, al Castello Aragonese, piazza Perotti.
Brindisi - 26 novembre alle 19, al Palazzo Granefei Nervegna per la rassegna "ilSegnalibro - punto di lettura"
Ravenna - 10 dicembre alle 21, al Palazzo dei Congressi, largo Firenze 1, per Law and Food Safety, II Congresso interdisciplinare sulla sicurezza alimentare
Velletri - 18 dicembre alle 18, al Mondadori Bookstore, via Pia 9
Reggio Emilia - 13 gennaio alle 21, al cinema Rosebud, via Medaglie d'Oro della Resistenza 6. A seguire Cowspiracy
Rimini - 15 gennaio alle 20, al cinema Settebello, via Roma 70, all'interno del festival Civiltà e natura. A seguire Cowspiracy
Roma - 28 gennaio alle 17.30, alla libreria Pagina 348, viale Cesare Pavese 348
Rovigo - 4 febbraio alle 21 alla Fondazione Aida, sala civica G. Matteotti di Fratta Polesine, sede del municipio
Ferrara - 5 febbraio alle 18, alla libreria Ibs + Libraccio, piazza Trento e Trieste, palazzo San Crispino. 
Ferrara - 5 febbraio alle 20, aperitivo al Green food, via Contrada della rosa 12.
Pistoia - 11 febbraio alle 17.30, confronto con Giuseppe Cruciani "A qualcuno piace carne", Pistoia nursery campus
Roma - 12 febbraio alle 15, al Veggie planet, Spazio eventi Tirso, via Tirso 14
Frosinone - 12 febbraio alle 18.30, alla libreria Ubik, via Aldo Moro 150
Torino - 3 marzo alle 21, al Circolo dei lettori con Leonardo Caffo
Serralunga d'Alba (Cuneo) - 4 marzo alle 18.30, alla Fondazione Mirafiore
Milano - 29 marzo alle 18.30, al teatro Elf, via S.G. Emiliani 1
Roma - 30 marzo alle 17
Perugia - 9 aprile alle 18, al Festival internazionale del giornalismo, "Perché ciò che mangiamo può salvare la nostra vita. E il nostro mondo", con Giuseppe Cruciani.
Trieste - 23 aprile alle 16, con Andrea Segrè e Carlotta Mannu, a Link - Premio Luchetta incontra, 
Bologna - 24 aprile alle 18, con Philip Lymbery che presenterà il suo nuovo libro "Dead zone", a palazzo d'Accursio in piazza Maggiore 6.
Roma - 3 maggio alle 15.30, al Luiss language café, stanza 312 viale Romania 32, organizzato dal Green Challenge, Università Luiss.
Dogliani - 7 maggio alle 12, con Marco Pedroni, Luca Ferrua e Martina Liverani, al Festival della tv e dei nuovi media.
Pescasseroli - 20 maggio alle 17.30, nella sala conferenze del centro visita del parco in viale Santa Lucia.
Parma - 11 giugno alle 20.30, al festival Parma Etica.
Piacenza - 24 giugno alle 12, al Veg&Joy, Palazzo Ghizzoni Nasalli, vicolo Serafini 12.
Castel Maggiore (Bologna) - 24 giugno alle 18, al CondiMenti Festival, Villa Salina, via Galliera 2.
Roma - 29 giugno alle 21, nella manifestazione Lungo il Tevere.
Caccuri - 9 e 10 agosto - Tritacarne finalista al premio letterario Caccuri
Bologna - 10 settembre alle 16, al Vegan fest, Fiera di Bologna
Ferrara - 22 e 23 settembre, al Premio Estense. In finale con: Ferruccio De Bortoli, Giovanni Bianconi, Paolo Pagliaro.

E qui le presentazioni in tv, radio e sui giornali:
Matrix (Canale 5) - 25 ottobre
Corriere della sera (video intervista) - 22 novembre
Tg3 Emilia-Romagna - 14 gennaio
Agorà (Raitre) - 18 ottobre

Il Fatto quotidiano (Andrea Scanzi) - 18 ottobre
Libero (intervista) - 1 novembre
Il Foglio (Camillo Langone) - 19 ottobre
Puntarella Rossa - 19 ottobre

Lifegate - 30 gennaio
Grazia - 19 ottobre
Radio 24 (Si può fare) - 22 ottobre
Comunicazione nella ristorazione - 12 gennaio
Vegolosi - 9 gennaio
Isoradio - 5 gennaio
L'Unione sarda - 3 gennaio
Sul Romanzo - 22 dicembre
Veggie channel - 16 dicembre
Radio Radicale - 12 dicembre
Carne italiana - 1 dicembre
Compassion in world farming - 1 dicembre
Gioia - 1 dicembre
Grazia - 1 dicembre
Quante storie (Raitre, Corrado Augias) - 30 novembre
Messaggero veneto - 21 novembre
Dagospia - 5 novembre
Giornale di Brescia (intervento del presidente della Coldiretti di Brescia Prandini) - 5 novembre
Lettera 43 - 5 novembre
Il Mattino di Padova - 30 ottobre
Essere animali (recensione) - 30 ottobre
Il caffè di Raiuno - 29 ottobre
Dagospia - 28 ottobre
Radio Cusano Campus - 27 ottobre
Radio 24 (24 Mattino) - 26 ottobre
Radio Centro suono - 25 ottobre
Il Fatto quotidiano - 24 ottobre
Brescia Oggi - 22 ottobre
Brescia Oggi - 20 ottobre
RTL 102.5 - 19 ottobre
Radio 105 (La Giungla) - 19 ottobre
Radio Radio - 19 ottobre